[Pietro Perugino, La consegna delle chiavi (particolare) - Cappella Sistina - Roma]
""" IN HOC SIGNO VINCES """ «con questo segno vincerai»
Facciamoci il Segno della Croce, socchiudendo gli occhi, e troveremo l’agognato sostegno!
E mentre si versano migliaia di parole per il festival di Sanremo e le sue canzoni, non riesco a non provare quel senso di inquietudine, smarrimento e di sgomento. Riflettendo, riporto le parole scritte da Lella nel suo post: "il più bel gesto ce lo lascia ora, come Pietro che ormai anziano - dice il Nuovo Testamento - «se ne andò verso un altro luogo» continuando però a seguire il Signore"
Ecco un monologo che mi fa riflettere sempre quando lo ascolto:
"Dio esiste, Dio non esiste: che importanza ha? Vi siete mai chiesti se l'uomo esiste? Dio creò l'uomo a sua immagine… È bello: Dio ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza. Ma chi l'ha scritta questa frase nella Bibbia? L'uomo. Non Dio, l'uomo. L'ha scritta senza modestia, paragonandosi a Dio. Dio forse ha creato l'uomo, ma l'uomo, l'uomo, il figlio di Dio, ha creato Dio solo per inventare se stesso… L'uomo ha scritto la Bibbia per paura di essere dimenticato, infischiandosene di Dio… Noi non amiamo e non preghiamo Dio, ma lo supplichiamo. Lo supplichiamo perché ci aiuti a tirare avanti: cosa ci importa di Dio per come è? ci preoccupiamo solo di noi stessi. Allora la questione non è solo sapere se Dio esiste, ma se noi esistiamo."
Monologo del pazzo, tratto dal film Train de vie