sabato 15 febbraio 2020

- Ciao Pà...




...sai.... i tuoi occhiali sono ancora lì sul comodino, accanto al tuo orologio da polso sopra all'ebook con il romanzo che hai lasciato a metà e che un giorno forse, leggerò finendolo per te.
Le tue ciabatte, che spolvero regolarmente, accanto al letto a riposo. Le tue camicie preferite ancora nel cassetto ben stirate e la tua roba spinta nell'armadio per non essere vista. 
Il tuo spazzolino da denti è come sempre vicino al mio, ogni tanto spruzzo un po' del tuo profumo nella stanza per illudermi.
Anche il servo muto è a riposo dietro la porta della camera da letto perchè ultimamente ero io la tua stampella. 
Non riesco a buttare via le tue scarpe, hanno fatto tanta strada, neanche le ultime quelle della sofferenza, prima o poi dovrò farlo, ma per ora è "poi".
Non riesco a pensarti nell'altra stanza come in quella poesia, non ti sento da nessuna parte, non c'è il tuo rumore e anche il tuo silenzio che mi riempiva, non è il silenzio di ora.... semplicemente non ci sei e io posso solo immaginarti mentre seduto sul divano....

La mancanza è presenza dicono,allora ci sei sempre...

Ti cerco dappertutto, nel merlo sul ramo o nel gelsomino che cresce sul balcone, nell'ora della notte scritta sul soffitto,  ma ti trovo solo qualche volta quando ti sogno, ed è bellissimo, sei sempre bellissimo e sorridi sempre. 
Ripetevi spesso ridendo " niente sarà più come prima" ed è così, niente è più come prima e a me ora, tutto questo non piace proprio.
Ti parlo spesso, anche a voce alta, non mi puoi sentire lo so, ma è così confortante che non rinuncio...
Mi dicevi, ammazzandomi ogni volta," mi raccomando, fai la brava 'dopo' ", ci provo Pà, ma...


ore 2.20 di una notte qualunque