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martedì 29 aprile 2014

- Ro(ck)mantic@mente ......

Eccomi caro Blog-ghetto, ti sto un po' trascurando lo so, del resto, lo sai che sono un po' lunatica e incostante, mettici le festività, mettici che il meteo ha un effetto mutevole sul mio umore e quindi...eccoci comunque ancora qui, tu e io, a fare bella mostra della nostra paginetta, proprio quasi come un diario di bordo...

Nel frattempo...ecco un'altra piccola creazione per una ragazza che frequenta saltuariamente il Rock and Roll. Un "braccialetto" un po' rock un po' vintage, da indossare quando si vuol sentire "à la page" nel locale che la ospita, per qualche ora musicale in compagnia di pochi ma buoni!




Poi, siccome il mio lato romantico fa sempre capolino e, visto che avevo un conto in sospeso con l'angolino della mia cucina che non era propriamente come avrebbe dovuto essere (la vecchia toilette), ecco che un'idea prende forma e trasforma l'angolo in qualcosa di...... carino vero?









Che dire...a presto...magari con qualche altra creazione o qualche altro pensiero...

lunedì 17 febbraio 2014

- "Cerca sempre di essere come la forchetta: brillante...

                                      ...sottile e pungente, ma soprattutto...posata!"



Torta di ricotta, ricetta della mia nonna...
 
Dosi per 4 persone
  • 500 gr di ricotta di mucca
  • 3 uova di gallina
  • zucchero
  • cioccolato extra fondente
  • 1 pezzetto di stecco di cannella
  • buccia d'arancia
  • buccia di limone 
  • (a piacere frutta candita)
 
In una grossa ciottola mescolare, con una frusta, la ricotta con lo zucchero e le uova fino ad ottenere un impasto morbido e senza grumi. Incorporare la buccia di limone e quella d'arancia (più che grattugiata io la trito in modo da lasciarla un filo più grossa) sbriciolare la cannella, e pezzi di cioccolato frantumati grossolanamente. Assaggiare il composto se va bene di zucchero, eventualmente aggiustare. Imburrare e infarinare una teglia rotonda (non necessariamente) mettere il composto e ornare con altri pezzi di cioccolato fondente. Mettere in forno a 180° per mezz'ora circa. La cottura dipende dal forno, in ogni caso controllare... il colore che dev'essere d'orato in superfice e nel mezzo controllare con uno stuzzicadenti. Servire fredda o a temperatura ambiente accompagnando con un vino bianco leggero!
 
 


Una torta come dicono qui al nord "ma sì va là che la va ben" ma buonissima per la gioia di Piccirì e Giuseppe Felice!


giovedì 20 giugno 2013

- Cotto e stufato...riso, sorriso, de-riso...


L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.
Henri Bergson
 
 
 
 
Uhhh come la mettono giù dura 'sti master chef !!

Ora tutti artisti in cucina, come se le nostre mamme o le nostre nonne fino ad ora si siano impegnate solo a fare il bucato giù alla fontana...ma dai, ma l'avete mai avuta una nonna in cucina e guardata? Altro che pinze, pinzette ecc...loro le mani se le sporcavano di farina, di uova, andavano nell'orto per gli odori e nei campi per le cicorie e insalate matte......ricordo che la mia di nonna, spennava anche le galline, faceva il pane (e che pane), la pasta, i liquori e, il profumo delle pietanze, veniva incontro già in fondo alla strada......ora si chiama cucina d'autore o...alta cucina...ma per favore!

Eh sì cara me, ora pare che, saper fare un semplice risotto allo zafferano detto volgarmente "giallo", sia un'opera paragonata ad un quadro di Monet.


 "Se vuoi fare il figo usa lo scalogno...." scrive Cracco. Ecco appunto, qui non si tratta di fare il figo, ma di far da mangiare, quindi perché annegare in un'ansia da prestazione per fare un risotto giallo?

Adesso, usare la cipolla per il soffritto è da "grezzi", da banali oserei da..."ignoranti"... meglio lo scalogno (appunto), più delicato, più elegante, più timido...e per carità, non si soffrigge, né si fa appassire: è retrò. Ora lo scalogno per saper confezionare questo idillio di piatto, attenzioneattenzione ta-dah....... lo si fa..... "sudare".
 
Devi sapere quale riso scegliere, Vialone Nano o Carnaroli...eh sì cara, bisogna sapere qual è il più raffinato, il più facile da cuocere e quindi il più difficile da usare, perché se sbagli la cottura, non leggi più l'anima del riso... ma occhio, mi raccomando la tostatura...è un passaggio importante, non più di 2 minuti....poi, poi sfumarlo con il vino...ah la sfumatura, a fiamma alta... me racumandi nè!!

Che sia ben chiaro, niente zafferano in bustina, solo fili di zafferano in pistilli, (possibilmente raccolti con le proprie mani) brodo di manzo, burro, vino bianco pregiato (mica il Tavernello nèèè), Parmigiano DOP, poco sale, 2 giri di pepe e, se vuoi dargli un tocco di classe, un profumo sofisticato e raffinato, alla fine adagia delicatamente con la pinza (?), qualche filo finefine di scalogno caramellato (ma non croccante) con zucchero e zafferano...
 
Ma il midollo? non è obbligatorio. Lo puoi mettere durante la mantecatura, mhhh occhio però, questa qua mica bisogna farla col mestolo, NOOO perdio, bisogna farla all'onda per non sfaldare il riso che deve avere ancora un filo di anima... se spezzi un chicco devi vederla...l'anima!!

Insomma fare un risotto giallo mica è robetta...è arte, è valore, è conoscenza, è cultura.....

Poi, però, magari, decidi di uscire una sera e vuoi trattarti bene, vai in un raffinato e costoso ristorante milanese e cosa trovi nel menù? <<Nido di puntarelle cotte al vapore adagiate su vellutata di fave>>..." che al paese mio, si chiamano volgarmente "fave e cicoria" e si mangiano spesso perché è un piatto poverissimo (ma squisito), infatti si usano anche le cicorie campestri-selvatiche . La differenza sta nel fatto che qui le servono come richiede il galateo e cioè da destra -mica: mèin pigghia ù piatt (toh, prendi il piatto)- e quindi te le fanno pagare come il trapianto di un rene....



E allora, siccome sei a Milano, come dire....

" ma và a ciapa' i ratt!" che tradotto.......beh la cicoria lo sa l'effetto che fa!

BON APPETIT!


PS. Questa non è una critica al risotto giallo nèèèèèèè, "eppoi" non ho mai capito perché gli uomini li chiamano Chef e le donne Cuoche...

 

martedì 29 gennaio 2013

lunedì 28 gennaio 2013

- "Per aspera ad astra"....

E’ attraverso le asperità, che si arriva alle stelle.



Per la par condicio, oggi devo scrivere un bel post per il mio "pirletti".

Chi è il "pirletti"? beh per chi non lo sapesse è il mio ragazzo... no, non ho detto il mio moroso ma, il mio ragazzo nel senso che ho un figlio che oggi compie 30anni.

Alle 10.40 di 30anni fa ha pensato bene di fare questo regalo al mondo, è nato con tutta la sua grinta che ancora oggi mette in tutto quello che fa. Non mangiava niente, e nonostante sia nato bello ciccioso (4.200g) non aveva mai fame...e dormiva ancora meno. Una fatica che però con gli anni, nonostante parecchie incazzature, mi ha ripagato alla grande e.... ora si sta rifacendo di tutto quello che da piccolo non ha mangiato....

Nei primi anni di vita, fino 5/6 anni, aveva la R moscia...era così bello sentirlo pavlare, poi invece...è sparita...in compenso gli è rimasta l'abitudine di volere sempre coccole e grattini, che prima gli facevo io,ora...beh ora che si arrangi....anche se...

Lui non legge il mio blog, anzi, penso che mi consideri una povera sciura che si diverte come può...

Non importa, al mio ragazzo dico solo che:

mi piaci così come sei, imperfetto, ma pulito... sei dolce, sensibile, coraggioso, in gamba, intelligente, bravo.....e un po' pirletti che non guasta!

Ti sei tatuato la frase sopra in latino, beh, io non so dove tu voglia arrivare, ma spero e ti auguro che tu possa avere tutto ciò che desideri e che meriti, perchè anche se mi ripeterò, SEI IL MIGLIOR FIGLIO che una madre possa desiderare, e io sono onorata ad essere chiamata mamma da te.

Rimani così, semplice, sii onesto e leale sempre...

TI VOGLIO BENE!

Ciao Pirletti, buon compleanno...


Tonight - Soulsavers & Dave Gahan


Mio cucciolo d'uomo, così simile a me
di quello che sono vorrei dare a te
solo le cose migliori e tutto quello che
ho imparato dai miei errori, dai timori che ho dentro di me

Ma c'é una cosa sola che ti vorrei insegnare
é di far crescere i tuoi sogni e come riuscirli a realizzare
ma anche che certe volte non si può proprio evitare
se diventano incubi li devi sapere affrontare

E se ci riuscirò
un giorno sarai pronto a volare
aprirai le ali al vento
e salirai nel sole
e quando verrà il momento
spero solo di ricordare
ch'é ora di farmi da parte
e di lasciarti andare

Mio piccolo uomo, così diverso da me
ti chiedo perdono per tutto quello che
a volte io non sono e non sò nemmeno capire perché
non vorrei che le mie insicurezze si riflettessero in te

e c'é una sola cosa che io posso fare
é di nutrire i tuoi sogni e poi lasciarteli realizzare
ma se le tue illusioni si trasformassero in delusioni
io cercherò di darti la forza per continuare a sperare (lottare)


 


giovedì 18 ottobre 2012

- "Per i collaudatori di certezza, da sempre con le mani in mano."


Buoni propositi per le prossime ore...(citazioni)



che si sappia:

Non tutto quello che vacilla, cade. M. E. de Montaigne


Secondo me la donna è donna da subito.
Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo..a volte mai! "  G.Gaber

Io ci ho sofferto ma ricorda, tu ci hai perso. Anonimo

(….) esistono percorsi mentali femminili nei quali un uomo non ha alcuna speranza di orientarsi.
Geppi Cucciari - Meglio donna che male accompagnata


Quando un uomo ferito scappa non va da nessuna parte. Una donna ferita non la trovi più neanche se resta. Anonimo

Certo che le donne sono un’altra razza. Con la bandana o gli sguardi catarifrangenti da Barbie, con le grandi pance davanti o con l’uomo sbagliato addosso, innamorate di un gatto o tradite dall’ombra della felicità, abbandonate all’angolo di una piazza o tagliate da un improvviso dolore, si fermano un istante per piangere, poi sollevano il capo e riprendono la strada…

Sono maestre di dignità le donne… Antonello De Sanctis

Accada quel che accada, anche il sole del giorno peggiore tramonta. Anonimo

Lana Del Rey - Ride



giovedì 20 settembre 2012

- Una Donna, una Mamma, una Moglie....





...e se non bastasse...





...e scusate se è poco!


Buon Dì...





Una donna talmente normale
che rischia di sembrare originale
uno strano animale, debole e forte
in armonia con tutto anche con la morte.