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martedì 9 gennaio 2018

- Buon Compleanno ?

...e un altro compleanno è passato, inutile fare bilanci, ne uscirei sconfitta e ammaccata, meglio continuare sulla scia dell'ottimismo a tutti i costi e a buon mercato...


Auguri a me dunque e grazie a Piccirì per questo regalo, una canzone bellissima !




Per tutte le cose che non ho mai detto
che non ho mai fatto. Mi dispiace
Ti ringrazio per il tuo tempo prezioso
Per avermi insegnato a crescere

Ti amo più dell' estate
Sei stata una buona amica
E ogni parola sacra è vera
Ho imparato ad amare grazie a te e

Oh mamma ho visto il mondo
Ed è stato un bene
E pieno di bontà
Ogni passo che ho fatto mi hai tenuto per mano
E mi hai vista crescere

Non saprai mai
Quanto ti amo
E io non ho paura, non ho paura
Finalmente sono cresciuta



Mamma questo è per te

Mi proteggi sempre dall'oscurità
Mi hai detto che la gioia vive nel cuore
E la vita è ciò che facciamo di essa
Assicurati di amare ogni secondo

Oh mamma ho visto il mondo
Ed è stato un bene
E pieno di bontà
Ogni passo che ho fatto mi hai tenuto per mano
E mi hai vista crescere

Non saprai mai
Quanto ti amo
E io non ho paura, non ho paura
Finalmente sono cresciuta

Mamma questo è per te

Tu tu tu

Mamma questo è per te

Beth Hart - Mama This One's For You (Official Video)

sabato 9 gennaio 2016

...e poi arrivi tu...

Mi è stato regalato questo post per il mio compleanno, è bellissimo e ritrovo quella Figlia Meravigliosa che me lo ha regalato, tutto parla di lei anche se l'ha scritto un'altra Blogger:
CONFESSIONI DI UNA MENTE CINICA ISTERICA E ROMANTICA


E lo sai, e lo so, che sono una figlia a giorni alterni.
Faccio così, io.
Mi impegno, dimostro, faccio quel giochino mentale idiota del celo, celo, manca.
E quello che manca, manca. Sti cazzi.
Manca perché sono a metà. Sono un grattacielo senza tetto e senza vetri. Un lavori in corso perenne.
E non so se la mia incompiutezza sia legata all’età. È una bella scusa questa, la più bella di tutte, delegare alla giovinezza la nostra instabilità, la salita in montagna che diventa burrone.
E fottecazzo se tra un mese c’ho trent’anni. Sempre darò la colpa all’età. Mai a me.
Sono incompleta, mamma.
Sono una tela su cui tu hai colorato tanto, con i toni del rosso, del giallo e del blu. E poi ad un certo punto ti sei fermata.
Hai lasciato che finissi da sola, che andassi avanti un pochino per volta.
Il problema mamma, è che io non so organizzarmi e tu questo lo sai bene.
Fai i compiti il fine settimana, non prenderti all’ultimo!
Metti in ordine subito, ché poi in camera sarà un casino e dovrai sistemare per ore!
Mangia poco, chè poi ingrassi di colpo e ti tocca metterti a dieta!
Il fatto mamma è che tu sei così. Una formichina che lavora, lavora, lavora. Non si riposa mai, perché il suo senso del dovere la consuma e la tiene attiva.
Io invece sono nata cicala. Buon cibo, uomini, vento nei capelli, sigarette e poi si vedrà, intanto ridiamoci su. 
E a forza di ridere, bere, perdermi tra le braccia di sconosciuti, sta tela mica l’ho dipinta.
Non avevo capito che dovessi finirla io.
Stavo lì ad aspettare te, che prendessi in mano sti pennelli e completassi il lavoro. Tu l’hai cominciato, perché non lo finisci?
Mi ci è voluto un po’ a capire che ormai me n’ero andata, che 19 anni sono l’età giusta per cambiare città, amicizie, cambiare vita, anche se quella di prima andava benissimo, ma lo sai come sono fatta mamma.
Faccio fatica ad accontentarmi, voglio di più, sempre di più. Voglio occhi nuovi da guardare e storie avventurose da raccontare.
E tu, invece, così precisa, così metodica, ogni giorno la stessa cosa, l’identico ordine, il medesimo meccanismo.
Chissà se davvero l’hai fatto tu, sto caos puro che mi ritrovo nel cuore. Sta angoscia di vivere. Sta paura di non godermela. Sto bisogno di adrenalina. Chissà questi contrasti se li capisci, te così perfettamente lineare.
Mi ricordi tanto una strada dritta.
Asciutta, per non uscire dalla carreggiata.
Pochi alberi, per non schiantarsi e farsi male.
Tante case colorate, che si guardano e si sorride.
Una strada di campagna.
Una di quelle che sai sempre dove ti porta.
E chissà se te la immaginavi, una figlia così. Una strada di montagna, che è un attimo perdere la retta via e smarrirsi.
Chissà se non mi avresti voluta più simile a te.
lezioni-di-pittura-L-OsVK2XE dunque la tela.
Sono pigra, mamma. Sta tela non ho voglia di colorarla. Faccio fatica. Sono stanca.
Penso sempre che prima o poi finirai quell’opera che nessuno comprerà, che se ne starà là, appesa in salotto e un giorno verrà ereditata da occhi annoiati che penseranno che sia solo una tela colorata a metà, arte moderna, diranno gli sciocchi, arte incompiuta, diranno i saggi.
Allora mami, io ti prometto che mi metterò di buona lena. Con colori colorati. Con pennelli che mi rendano giustizia. Perché da colorare avrei tantissimo, il difficile è imparare a farlo un po’ per volta, non prendermi all’ultimo minuto.
Tu però promettimi qualcosa.
Facciamo uno scambio, mamma bellissima.
Inizia a prenderti un po’ cura di te stessa. Perché gli altri possono arrangiarsi. A loro penserai dopo. Ora ci sei tu.
Accarezza i tuoi capelli, oltre ai miei, prima di andare a dormire.
Mettiti una mano sul cuore e prega che batta sempre forte. Entusiasta.
Pensa ad essere felice tu. Io mi arrangio. Io sono felice. È il tuo turno mamma.
Sei forte, fortissima.
E fragile, fragilissima.
Quindi inizia a medicarti le ferite, tantissime.
A nutrirti di riposo e di speranza.
A continuare a guardare il mondo con quell’innocenza che hai preservato.
E scusami se non ti amo tutti i giorni come oggi. Se solo oggi, per questa bieca ricorrenza che vuol celebrare la tua festa, esalto il tuo ruolo di mamma. E che mamma fantastica, sei stata.
Quella da cui andavo quando avevo il cuore in subbuglio. Treni, macchine, per venire da te, per passare una serata con te. Per incontrare la tua saggezza.
Scusami se spesso perdo la pazienza, perché pratica, mi hai fatto. E tu pratica non lo sei per niente. Ed allora mi arrabbio, non sai usare il computer e la caldaia non va e la macchina non collabora.
Scusa se non riservo a te, la costanza e la calma che hai usato con me.
Scusa se ti amo a modo mio.








Grazie Fra, sei perfetta così...

martedì 11 dicembre 2012

- Picci Piccirì...

                    
         Piccole donne son cresciute...e a Te...



A te auguro di avere accanto qualcuno con cui costruire il futuro che tanto desideri, e che ti pare tanto difficile, e ti auguro di vedere quanto stai diventando forte e bella ogni giorno di più.

A te auguro di trovare il sorriso, di quei sorrisi che partono dalla pancia, e ti rendono immune anche alle cose più pesanti della vita, al punto da farti ricordare che non sei mai sola.

A te... a te auguro di avere quello che vuoi, te lo auguro con tutto il cuore, ti auguro di averlo...ma prima di tutto ti auguro di capirlo. Perché poi, una volta capito, arriva, e se non arriva, si trova il modo di essere sereni ugualmente.

A te auguro un anno, che sia l'esatto contrario di quello passato: che tu "torni" invece di andare, che tu trovi invece di perdere, di ricevere oltre che dare, che tu possa imparare la gioia di una fragilità protetta.

A te auguro, di non aver paura di credere ancora anche dei "nonostante" e dei "malgrado", accettare le indecisioni da prendere e le decisione da perdere, e ti auguro di saper ringraziare anche l’ingratitudine.

A te auguro che arrivi il secondo uomo importante della tua vita, uno a cui non dover fare da mamma questa volta....perchè mamma non sei, ma sapresti essere tutto il resto.

A te auguro di diventare quello che sei già, ma non hai ancora il coraggio di lasciar venire fuori del tutto, perchè quando l'hai fatto, le ferite dell'indifferenza hanno lasciato cicatrici.

A te... a te auguro di continuare ad essere sempre così forte e fiera di te stessa perchè,

sai seminare Gioia, anche a scapito della tua.

(ispirato da No romance in China)



Buon Compleanno Piccirì...








giovedì 12 gennaio 2012

sabato 10 dicembre 2011

Buon compleanno Princess...





L'undici dicembre di un quarto di secolo fa, nasceva una Principessa. No, non sul pisello, ma in un'elegante clinica milanese.
Nacque senza nessuno sforzo da parte sua, ma subito, già dai primi vagiti, fece capire che aveva un bel piglio e un bel caratterino, infatti fin da subito fu messa in castigo, nella nursery, dalla suora di turno.
La bambina cresceva in maniera tranquilla, era una brava bambina, determinata e decisa nelle sue idee, infatti non esitò a schierarsi  con la cicala nell'analisi del racconto già in prima elementare.

Era una bambina per bene, carina ma non bella e sempre portava con sè quella sua aria sicura e fiera, sembrava sempre dolce e accomodante e invece era coerente al suo spirito "ribelle".
Certo, l'adolescenza fu un periodo di passaggio un po' duro per lei, ma questo non le fece cambiare carattere, anzi, si fortificò (apparentemente) tanto da assumere anche nell'espressione quell'aria da...(e sì, chiamiamo le cose col loro nome) ..da stronza, che le garantisce la simpatia di pochi, ma che tutto sommato è quello che vuole, infatti non ama compiacere tutti.

Divenne una bella ragazza e ora donna, certo un po' tanto disordinata, un po' prepotente, (anzi parecchio) a volte si esprime come uno scaricatore di porto ma...si sa ogni scarrafone è bello a mamma sua...e lei lo è.

Non la vorrei diversa nonostante in questi ultimi giorni la prenderei volentieri a scarpate sui denti, ma il suo babbo ne ha spesi parecchi di soldi per quel bel sorrisino, quindi è meglio lasciare perdere...sperando che prima o poi un po' di zucchero addolcisca il suo carattere.

Tutto questo per dire che, domani sarà il 25° compleanno della mia bambina, che è una "principessa" di fatto anche se non di nome ma che si guadagna, con molto poco 
tutto il mio bene. 

Buon Compleanno Piccirì...ti voglio bene...firmato mammà! 


Chiedo scusa alla favola antica
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
che il più bel canto non vende, regala.

Alla Formica - Gianni Rodari

Haroula Rose: Someday