martedì 10 gennaio 2012

giovedì 2 ottobre 2008

 
 

Chi mi conosce lo sa, non mi piace scrivere.
Scrivere è qualcosa di intimo, più intimo del sesso, quello lo si fa uno incastrato all'altro, si fa senza studiare il corpo che si ha di fronte, dentro. Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Ho scritto sempre poco, frasi corte: salto da un ricordo all'altro, rincorro pensieri ogni volta diversi, e a inseguire mille farfalle non se ne acchiappa una.
Ma stavolta non ci torno a casa col retino vuoto, non mi perderò in voli che non c'entrano.
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Tu conosci una donna che parla solo di cose da fare e ha la voce dei dischi graffiati...
Ma, vedi, nella storia di ogni persona c'è una diga. Da una parte, l'acqua che cresce e scalcia ed è energia.
Oltre lo sbarramento, la terraferma.
Tu di me sai la terraferma...
G. Carcasi
postato da: gabbianoinfuga alle ore 13:06 | Permalink | commenti (9)
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